ARIE e la città di BOLOGNA celebrano i MOTOSCAFI RIVA

"Riva: immagini di un mito" : un vero e proprio libro d’arte presentato presentato presso la Sede dell'Associazione ARIE a Bologna.

Un Aquarama di cartone si apre e al suo interno si legge: "ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d'Epoca, è lieta di ospitare Riccardo Sassòli e Luigi Carlo Saulle per la presentazione del libro "Riva: immagini di un mito" edito da Idea Books".

Il 22 dicembre presso la propria sede, ARIE ha voluto ricordare un altro importante spaccato storico-culturale del nostro Paese: la storia di un'azienda nautica e dei suoi motoscafi, i mitici Riva.

Luigi Carlo Saulle e Riccardo Sassoli, rispettivamente autore e curatore del volume, hanno presentato il loro raffinato lavoro raccontando al pubblico bolognese l'alto valore storico, artistico e culturale dell'opera il cui imprimatur è tutto 'in stile Riva'. Copertina in mogano. Scritta in ottone cromato. Proprio come su uno dei leggendari motoscafi.

Il libro, con le foto di Carlo Borlenghi, Benjamin Mendlovitz e Anthony Holder, raccoglie le più belle immagini realizzate durante il 'Raduno Riva del Millennio' svoltosi sul lago d'Iseo lo scorso settembre, a cui hanno partecipato oltre cento imbarcazioni.

Un tuffo nel passato che ha visto gareggiare tra i monti del Sebino oltre cinquant'anni di storia, proprio su quel lago dove, per volontà di Carlo Riva, era iniziata, molti anni prima, la produzione di quei motoscafi che hanno segnato la moda dell'andar per mare degli Anni Cinquanta e Sessanta.

La vita del cantiere Riva in realtà risale ad un periodo storico ancora precedente, a quando, cioè, il bisnonno Pietro aveva aperto un'attività per la costruzione di battelli a vapore e di barche da pesca.

Serafino Riva, pilota, implementò, per mera passione, il lavoro dell'Azienda con la realizzazione di barche da diporto a motore le cui principali caratteristiche erano l'eleganza e la velocità.

Erano gli Anni Trenta e Carlo Riva, appena quattordicenne, iniziava a coltivare il suo sogno segreto e a tracciare le prime linee sul compensato con la volontà di produrre barche artigianali in serie.

Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale segnò una pausa nella sua vita e in quella del cantiere; ma, terminata la guerra, Carlo iniziò ad importare dagli Stati Uniti i motori della Chris Craft e a realizzare il suo ambizioso progetto. Nacquero così i 'mitici Riva' conosciuti in tutto il mondo per la bellezza e l'eleganza delle forme.

  Chi non ricorda infatti il Corsaro, l'Ariston, il Tritone, o il famosissimo Aquarama?

Ed ecco che, a cinquant'anni dall'inizio, la Riva decide di editare non un libro qualunque, ma una vera e propria opera d'arte che ne raccolga, attraverso splendide fotografie, la memoria.

ARIE, che si batte costantemente per la salvaguardia del nostro patrimonio nautico, non poteva non dedicare ampio spazio alla storia italiana di un grande cantiere che ha saputo realizzare un mitico progetto che tutt'ora vive.

Torna indietro