ARIA. La storia
Aria è un 8m S I del 1935 costruito dal Cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri su progetto di Attilio Costaguta.
L'imbarcazione, di notevole interesse storico, è stata ritrovata a Favignana nell'aprile del 1998, ampiamente modificata nel suo progetto originale.
Trasportata all'Argentario dall'attuale armatrice, Serena Galvani, è stata riportata all'antico splendore attraverso un delicato restauro filologico.
La storia di Aria rappresenta la storia di tante barche che, dopo aver vissuto un glorioso passato di regate, vengono spesso prima snaturate, poi tristemente abbandonate o dimenticate.
Benedetto Bruzzo di Genova fu il primo armatore di questo 8m S I che, negli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, regatò nelle più prestigiose gare internazionali contro importanti e temibili avversari, quali Germania del barone Krupp, Bona e Italia, l'8m SI che nel 1936 si aggiudicò il titolo olimpico.
In tutte le prestigiose regate genovesi di quegli anni (Coppa del Mediterraneo, Coppa Caterina Pozzani, Coppa Rylard, ecc...) Aria salì sempre sul podio aggiudicandosi la piazza d'onore nel 1935 alle regate partenopee e vincendo, nel 1936 e nel 1939, la Coppa Caterina Pozzani e, sempre nel 1939, la Coppa Duca degli Abruzzi.
Il 1936 fu un anno importante, nella storia di questa metrica, anche per la partecipazione alle selezioni per le Olimpiadi della Vela che si svolsero quell'anno a Kiel.
Skipper famosi salirono sulla sua coperta, tra essi: Beppe Croce junior, Mino e Massimo Poggi, Giuliano Oberti, Alberto Rosasco, Leone Reggio e anche una donna, Madame Saavedra.
Nel 1939 Aria fu venduta al marchese Francesco Spinola. Nel 1951 passò al Circolo Savoia di Napoli dove rimase fino al 1967, anche dopo l'acquisto, avvenuto nel 1963, da parte del Generale Alessandro Santi di Trieste.
A Napoli Aria fu regina di molte regate disputando varie volte la Coppa Laura e onorando con la sua presenza gli avvenimenti sportivi organizzati dai Circoli Partenopei. Nel 1954 si aggiudicò il Trofeo Keller.
Allontanatasi ormai dalla città partenopea e trasportata altrove dal figlio del Generale Santi, nel 1966 fu notificato al Circolo Savoia che Aria si trovava in disarmo a Fiumicino, senza licenza rinnovata e in vendita.
L'anno dopo l'imbarcazione fu acquistata da Leone Carlo Mostacci che la portò prima sul Lago di Garda e poi a Favignana.
Dagli anni in cui ne fu proprietario il marchese Spinola, Aria aveva però iniziato a cambiare aspetto, anche se le modifiche più eclatanti sullo scafo, negli interni e sull'armo furono apportate negli Anni Settanta dall'ultimo armatore che l'aveva 'ammodernata' vetroresinandola e trasformandola in barca da crociera.