E’ passato ormai un ventennio da quando ARIA è stata riportata, come doveva essere per una barca di così tanta eleganza e storia, a tutto il suo antico e autentico splendore.

Dopo il primo restauro presso i cantieri dell’Argentario (1998), cui ne sono seguiti altri presso il Cantiere dell’Alto Adriatico di Monfalcone, l’8 metri Stazza Internazionale “ 8-I.17”, classe 1935, forgiato da quello stesso Ugo Costaguta, padre dell’olimpionica “Italia” (Kiel, XI Olimpiade), ha ripreso, nel 1999, a solcare i mari di tutta Europa partecipando alle regate più prestigiose della sua categoria, vincendo tutto quello che c’era da vincere, sapendo portare ‘aria nuova’ nella vita della sua armatrice, Serena Galvani, con cui ha sempre combattuto importanti battaglie che sono andate oltre le regate e oltre quelle raffiche di vento raccolte e affrontate durante tante meravigliose navigazioni.

ARIA, foriera di forza ed energia nella vita di tutti i giorni, ha affrontato infatti sfide che sono andate ben oltre gli interessi personali, tanto che – come è noto – in suo nome Serena Galvani ha fondato l’Associazione “ARIE”, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca, con lo scopo di coinvolgere tutti coloro che credono nella storia della nostra marineria e nella salvaguardia delle imbarcazioni di valore storico.

Ed è stato per suo merito che, nel 2003, fu vinta la prima battaglia fuori dall’acqua di mare, tra le tempestose acque della politica, con il riconoscimento a Beni Culturali di navi, galleggianti e beni navali rispondenti a precisi requisiti. Ma ARIA, sulla cui coperta sono sfilati anche molti personaggi di spicco, non si è fermata a questo e per anni si è occupata di solidarietà, promuovendo iniziative a sostegno di giovani, anziani, e di persone diversamente abili con particolare attenzione per chi soffre di disturbi psichiatrici.

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L’8 Metri SI di Serena Galvani alza le vele con un gruppo di amici, tra sport e solidarietà
Fabio Pozzo 03 Settembre 2019

Aria è tornata a navigare. Un’uscita a Trieste, il suo home port, gli ormeggi dello Yacht Club Adriaco, per la  Regata Sociale organizzata dallo YCA con la Società Triestina della Vela -73° Nastro Azzurro, vincendo in classe 3. Il prossimo 7 e 8 settembre sarà poi la volta del Trofeo De Banfield, tradizionale manifestazione di sport e solidarietà, organizzata sempre dallo Yacht Club Adriaco di Trieste, che da oltre 30 anni si occupa di anziani fragili e non autosufficienti sul territorio locale. All’orizzonte, poi, il suo 85° compleanno, che cadrà il prossimo anno.

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Aria nuova sull’8 metri Stazza Internazionale: dopo tante battaglie, in regata e non, ARIA si avvicina ai suoi primi 85 anni rispettando i ritmi dettati dalla "sua età”, ma con la libertà di potersi sentire anche molto “rock"
 
L'armatrice Serena Galvani cambia rotta con il suo gioiello del mare, facendolo navigare secondo quanto dettato da cuore, anima, valori sinceri e rispetto per ciò che rappresenta la sua barca d’epoca, varata nel 1935 dal Cantiere Ugo Costaguta.

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Il libro di Serena Galvani, ARIA, UOMINI, FALCHI e la mostra fotografica presentati in Kuwait dall’Ambasciata italiana durante la “Settimana italiana” (11-19 Novembre 2017), Al Funoon Hall – AlKuwait.

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ARIA ha riportato ieri un eccellente successo con una doppia vittoria alla Barcolana Classic 2017 classificandosi prima per la categoria Epoca sia in tempo reale sia in tempo compensato in una regata difficile dove un vento debole di circa 3-4 nodi ha costretto tutti i partecipanti alla massima attenzione durante le manovre.

ARIA, che corre con il guidone dello Yacht Club Adriaco, è stata costruita dal Cantiere Ugo Costaguta e varata nel 1935 a Genova Voltri. Una linea perfetta, lo scafo in mogano, le ordinate in legno di acacia e un paziente restauro filologico compiuto dall’armatrice Serena Galvani ne fanno senza dubbio uno dei migliori esempi al mondo di 8m SI tuttora in attività. Questa la composizione dell’equipaggio di ARIA: al timone Guglielmo “Gughi” Danelon, tattico Jacopo Ferrari, alla prua Lorenzo Pujatti, all’albero Enrico Milanesi, alla randa Enrico De Luchi e in pozzetto l’armatrice Serena Galvani, Roberto Fattori e Stefano Busechian.

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